La decurdizzazione del Nordest siriano

La deportazione dalla Turchia dei rifugiati siriani curdi in Rojava con quella che al-Assad considera una vera e propria invasione. Una ricollocazione radicale che ufficialmente è definita dal governo turco come un ripristino della situazione demografica della Siria, per creare una “zona di sicurezza”. La pretesa iniziale è di quasi 2 milioni di siriani deportati in una zona di 500 km, che probabilmente si limiterà a un solo milione, e che implicherà l’enorme interesse turco nella cementificazione, nell’edilizia in quelle zone, un coinvolgimento quindi non solo politico ma anche economico in futuro.

Murat Cinar il 12 dicembre 2019 su Radio Blackout: