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Sistematicamente repressi per la loro enorme carica liberatoria; mai soffocati del tutto grazie alla creatività che quella carica immediatamente produce e diffonde, i Movimenti giovanili erompono addensando la protesta attorno a fenomeni resi intollerabili dalla prosopopea e dall’arroganza del potere in quel momento incarnazione dell’istituzione. Una Nouvelle Vague sempre rinnovata dalle istanze rivendicate, che fanno emergere il disagio di quella parte di mondo che il Sistema – sempre più globale – non può intercettare perché non ne conosce i bisogni. O crede di potersi permettere di ignorarli.
Il più delle volte le caratteristiche sono la carsicità delle manifestazioni che improvvisamente riprendono vigore e la contagiosità delle rivendicazioni di emancipazione e libertà, assimilabili perché travalicano i confini e talvolta il loro riconoscersi provoca un “Movimento” globale contro il potere costituito.