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Il punto d’arrivo di OGzero, l’elaborazione dei punctum e degli studium che dà vita a un vero e proprio progetto editoriale con materiali inediti. Qui tutti i progetti in corso e quelli già pubblicati. Acquistateli, aiutandoci così a capire che quello che vi raccontiamo vi interessa!

ribalta

Gli spunti appena pubblicati, le ultime interviste, le analisi dell’ultima ora; le iniziative e le partecipazioni

La bramosia di guadagno dei caporali e il profitto dei padroni «hanno la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi… pensano tutti alla stessa maniera»

Uomini e caporali

6 dicembre 2007, Thyssen-Krupp, Torino, la città più meridionale d’Italia. Sei operai di origine meridionale muoiono ustionati alle Ferriere per colpa del padrone straniero che sta smantellando la fabbrica a cominciare dalla sicurezza. Gli estintori non funzionano; il padrone e i suoi scagnozzi non pagano alcuno scotto.

21 giugno 2024, Aluminium, Bolzano. Sei operai di origine extracomunitaria ustionati. L’evoluzione dello sfruttamento della condizione migrante si salda con le altre forme di precarizzazione voluta e ricercata dal padronato attraverso la connivenza del potere che mantiene la repressione sui migranti, rinfocola per scopi elettorali l’odio verso gli Altri, consentendo così l’insicurezza degli schiavi “regolarizzati” o meno; il documento in regola consente soltanto un livello di ricatto lievemente minore e anche le prime cure dopo l’incidente.

«Sempre costretti a lavorare come bestie, a condurre un’esistenza grama»

Non lo stesso avviene a Latina, se oltre a essere straniero si è anche neri e dunque un braccio amputato con pigmentazione africana si può gettare nella spazzatura, non distante dal luogo in cui si scarica il pezzo di raccoglitore mutilato, ma quello che accomuna questo tipo di persone in movimento è il “braccio”, perché dei migranti economici si vorrebbero semplicemente le braccia (esplicito nelle richieste dei padroni del Nordest, con la stessa caratura etica dei mostri di Latina, non a caso piccole realtà di provincia che votano da tempo l’estrema destra, rispetto alle metropoli industriali degli anni Sessanta, dove il fascismo era stato avversato fin dal Biennio Rosso). Eppure questo unico valore disumano era quello condiviso dai meridionali attirati dall’industria settentrionale negli anni Sessanta, ai quali infatti “non si affittava” nei cartelli affissi sugli appartamenti torinesi, la disumanizzazione del diverso; allo stesso modo si ripropone la lotta per la casa.

Le differenze sono nella maggiore ricattabilità perfezionata dall’attenzione del sistema a manovrare la clandestinità, la subordinazione schiavistica, che fomenta il nazionalismo che si sostiene reciprocamente con il razzismo, diffuso anche nel Norditalia della prima immigrazione, ma impossibile da sostenere allora con leggi Bossi-Fini, se non dividendo il paese (divisione ottenuta come risultato dello scardinamento della redistribuzione che sosteneva il sistema del consenso consumistico: l’autonomia di Calderoli). L’altra differenza sostanziale proviene dal tipo di domanda disumanizzata di braccia: la Fiat era un colosso interessato a una manodopera a basso costo ma anche docile e fidelizzata alla produzione di merci durevoli, quindi impose alle amministrazioni i servizi essenziali e assicurandosi pompieri sindacali mantenne le rivendicazioni a un livello che non scardinasse il sistema di sfruttamento; i padroncini sono feroci parcellizzati schiacciati dai criteri della grande distribuzione, che a loro volta schiacciano lo schiavo spremuto.

Steinbeck spiegato da Totò

Due facce dello sfruttamento proveniente dalla parabola del liberismo capitalista, alleato in certi snodi con il welfare democratico, molto più spesso ispiratore delle peggiori perversioni fasciste. Ma sempre fondato sullo sfruttamento di una manodopera a basso costo, che il più delle volte è il risultato della migrazione, imposta con il saccheggio delle terre di origine, l’altro corno della fiamma antica rappresentato dalla guerra, altra fucina di schiavi in movimento, di cui più spesso ci siamo occupati in queste pagine, regolato da meccanismi simili, ma attivati da situazioni geopoliticamente diverse.