Non spegnete subito i riflettori sul Congo
Il 22 febbraio 2021 si accendono i riflettori sul Congo: nel…
Un muro di sabbia che divide gli uomini
In occasione della ricorrenza della nascita – il 27 febbraio…
Le molte violenze della pace in Colombia
Le recenti dichiarazioni del leader delle Farc Rodrigo Londoño…
La mezzaluna sciita si dissemina per raccogliere la svolta di Biden
Il nastro si riavvolge riproponendo attentati
Venerdì 22 gennaio,…
Spirali destabilizzanti avvolgono Cabo Delgado
L’opportunismo jihadista sfrutta la pandemia
Il terrorismo…
Non di soli contrasti tribali vive lo scontro etiope...
... anzi, il sottile velo delle dispute etniche non riesce a…
Ayotzinapa, sei anni fa se li sono presi vivi
Sei anni dopo la strage dei normalistas di Ayotzinapa il governo messicano riconosce gli insabbiamenti e arresta 70 militari, considerandoli responsabili per i fatti avvenuti a Iguala il 26 settembre 2020. Miguel A. Cabañas ha incastonato in un suo lungo saggio quella collusione di apparati militari, magistratura, politici corrotti e cartelli della droga, riconducendola alla necropolitica che affonda le sue radici nel neoliberismo e nel saccheggio del territorio, delle risorse e della manodopera da parte delle multinazionali, ottenendo una società dispotica animata dall'horrorismo