Rimangono 8 secondi per non sbagliare
I famosi Javelin americani in dotazione degli ucraini stanno scarseggiando, i baraktyar tb2 turchi vengono usati da tutti i coinvolti anche in campi avversi, la logistica ha ricevuto anche un’impennata di richieste come dimostrano le tante notizie relative a compravendite di elicotteri (soprattutto da trasporto truppe, come quelli per il posizionamento dei militari che hanno incrementato gli ordini per mezzi d’assalto e di sbarco)
L’occasione ghiotta di una vera guerra, con morti e coinvolgimento di civili e distruzione reale di armamenti e scambi di tecnologie e know-how tra nazioni oltre a aumentare fortemente la richiesta di costruzione e vendita di armi, ha dato una spinta ai più avanzati laboratori scientifici: abbiamo documentato in maggio anche e soprattutto l’avanzamento della ricerca applicata in particolare ai velivoli ipersonici. Che vede contrapposti gli scienziati delle due superpotenze nella costruzione dei missili che superano il muro del suono 5 volte, ma ora spunta la notizia che – come sempre nella corsa agli armamenti –, ottenuto il risultato di spingere un propulsore al punto di portare un qualsiasi ordigno da una parte all’altra del mondo in meno di un’ora, si è ricercato da parte degli scienziati del Air Force Early Warning Academy l’antidoto nella possibilità di stimare la traiettoria di un missile ipersonico a planata mentre si dirige verso un bersaglio a una velocità superiore a cinque volte quella del suono, sviluppando una tecnologia di intelligenza artificiale in grado di avviare una risposta di contrasto con un anticipo di tre minuti. Rimangono 8 secondi per non sbagliare l’intercettazione.
Neutralismo: Giappone, Svezia, Finlandia… Svizzera! Abbandonano il proverbiale neutralismo, sancendo un coinvolgimento di parte che solo la volontà di nascondersi dietro l’ipocrisia di facciata aveva salvaguardato finora e che la guerra dichiarata ha frantumato: vero cambio epocale dal 24 febbraio. Puramente mediatico, perché lo sbandierato neutralismo era solo una facciata che salvaguardava l’immagine di un mondo congelato in uno specchio ormai in frantumi da tempo e i cui frammenti non sono più in grado di restituire una visione unica per quanto multilaterale. La consapevolezza di questa quinta scenica che si dissolve ha mostrato le strategie belliche che erano in atto consentendo ai protagonisti di cercare alleanze stipulate anche attraverso l’adozione di armi di produzione nazionale che possono agevolare scelte di campo nella grande campagna acquisti in atto sullo scacchiere internazionale. Si vedano in particolare gli arcipelaghi del Pacifico meridionale o le manovre intorno all’Artico e l’estensione dell’ombrello Nato agli Scandinavi e le industrie militari coinvolte dalla Casa Bianca il 14 aprile: una riunione che prelude a guerre di più vasta portata, se richiedono i servigi di costruttori di testate a medio e lungo raggio.
E ogni protagonista recita un ruolo, corrispondente alle caratteristiche e alle ambizioni di ognuno ma uguale per tutti rispetto al carattere che sostiene ciascuno dei potenti mossi al riarmo: la hybris.
Avanzamento
Monica Quirico ci ha aiutato nella puntata di Transatlantica24 di maggio per fare il punto sul presunto neutralismo ormai sfumato nei bastioni scandinavi del non allineamento.