La nuova febbre dell’Europa in guerra
Il Nostalgico orgoglio estrattivista diffuso per l’Europa che aveva rimosso il suo passato di fatica, devastazione ambientale, morte sotto e sopra la miniera ha profuso il territorio di “memoria” che sta per essere rinverdita da un nuovo impulso alla concessione… con nuove e vecchie tecniche, speculazioni e intenti riattualizzati. Nuove fibrillazioni di ingegneri minerari e docenti della materia, a cui la febbre comincia a far brillare gli occhi per la possibilità di nuovi sondaggi e perforazioni.
Collettivo Escombrera
Questo testo è stato scritto da due individui, ma non sarebbe stato possibile senza un insieme di incontri, interviste, assemblee, discussioni e autoformazioni. Così come questo testo non ha avuto origine con la prima parola scritta, tantomeno si conclude con il punto finale. Per queste ragioni pensiamo che il vero autore sia un collettivo che possa continuare a raccogliere le voci e le proposte di chi si oppone ai nuovi progetti minerari, qui e altrove.
Le viscere della terra: su “estrattivismo”, Portogallo e europolitiche della guerra
Mentre si ordinavano i materiali e si producevano analisi e il volume prendeva forma una trasmissione di Radio Blackout ha dato spazio al collettivo per una chiacchierata, che ha preso spunto dalla presa di coscienza che il nuovo “interesse” alla riapertura delle miniere sono i venti di guerra globale che soffiano sopra e sotto la superficie del pianeta.
Questo il link al podcast della trasmissione di
del 13 maggio 2024
A Macerie su Macerie un compagno presenta una ricerca su ciò che ormai – con fare pacificato – viene chiamato estrattivismo. Questa scrittura era partita come principalmente indirizzata a capire cosa si stesse muovendo rispetto alla questione estrattiva in Portogallo, i cui giacimenti di litio sono oggetto di grande interesse da parte di aziende non solo europee. Tuttavia, nel corso della ricerca e del viaggio intrapreso per visitare i territori coinvolti e incontrare i loro abitanti in lotta, i compagni coinvolti si sono resi conto che non era possibile restringere il focus del lavoro alla sola situazione iberica, né d’altronde fornire un semplice resoconto dei singoli casi e delle loro specifiche questioni. Il motivo risiede, in buona parte, nelle evidenti analogie delle situazioni, nel susseguirsi cronologico degli eventi e nelle forme che questi assumono non solo nelle politiche nazionali del Portogallo, di quelle passate e di quelle attuali, ma soprattutto nel panorama bellico generale.